Si inaugura sabato 13 luglio, presso la Galleria Olmastroni all’interno di Palazzo Patrizi in via di Città, 75 a Siena, la mostra “Le quattro stagioni”. L’evento rientra ne “Le stagioni dell’arte”, il calendario del Comune di Siena presso la Galleria. “Le quattro stagioni” racchiude la storia di quattro generazioni: da Luigi Bonelli a Rosanna Bonelli (Rompicollo), da Chiara Flamini a Giulio Flamini.
La mostra. La mostra “Le quattro stagioni – La pittura di quattro generazioni” ha infatti lo scopo di far scoprire una famiglia nella quale l’arte si è sempre tramandata per passione, talento e creatività. Un percorso artistico “familiare” che si propone di guidare i visitatori nella conoscenza dei suoi componenti, attraverso opere diverse, con stili, tratti e tecniche pittoriche che spaziano in più direzioni, così come i soggetti ritratti: il tutto si ritrova però collegato con l’unico gene che la memoria non cancella e anzi fuoriesce, quasi a testimonianza di come questa famiglia viva l’arte, come un viatico per sentirsi in sintonia con il proprio territorio e la storia. La mostra si prefigge inoltre di offrire a Siena la possibilità di conoscere un altro aspetto di Luigi Bonelli, attraverso i suoi bozzetti, schizzi, caricature e inventive pittoriche che vanno al di là del noto scrittore e commediografo. Rosanna Bonelli, al secolo “Rompicollo”, fantina sul tufo di Piazza in quel 1957 con i colori della Nobile contrada dell’Aquila, offre un lato del suo estro giovanile, coltivato con fervida attività in parallelo al suo amore per i cavalli. Completano il percorso Giulio Flamini, pittore in erba e Chiara Flamini, ideatrice dalla mostra e appassionata espressione di quello che le è stato trasmesso da mamma e nonno. E se per i primi la passione per la pittura era un diletto divenuto anche professione, oggi per Chiara è la principale attività creativa come lo sarà probabilmente per Giulio. La mostra è composta da circa trenta opere tra pitture, bozzetti, disegni, prove d’autore e riproduzioni fotografiche di affreschi murali. Le opere sono eseguite con diverse tecniche, dall’acrilico o il pastello su tela, fogli o su tavolo.
La galleria. La Galleria Olmastroni è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 14;30 alle ore 18:30; dal venerdì alla domencia dalle ore 10 alle ore 18. La mostra “Le quattro stagioni” è allestita fino al 18 agosto. Per info www.comune.siena.it; www.sienacomunica.it.
Gli autori. Luigi Bonelli nasce a Siena il 18 luglio 1892 e già nell’adolescenza mostra il suo estro fuori dal comune presentando alla maturità, all’esame d’italiano, un sonetto anziché il tema canonico. A parte il suo conosciuto come giornalista, scrittore e, soprattutto, commediografo teatrale e cinematografico, nella mostra si vuol presentare la sua grande passione per l’arte figurativa attraverso bozzetti, caricature umoristiche e gli affreschi con i quali decorò la villa estiva di famiglia. Scrive libri per bambini e ragazzi, che adora, e dipinge lui stesso i personaggi, gli ambienti e le situazioni con un chiaro talento, con nulla da invidiare ai fumettisti di ieri e di oggi. Si inventa un fumetto per bambine, quella “Bambola” che doveva essere in contraltare al “Corriere dei Piccoli” con inclinazione più per i maschietti che per le piccole lettrici e disegna le strisce delle storie con maestria navigata e soprattutto artistica. Luigi Bonelli ricopre, nel 1940, per nomina del Ministro dell’educazione nazionale, il rettorato dell’Accademia senese per le arti e per le lettere. Eclettico per natura, si divertiva a ritrarre gli amici, i colleghi e “i suoi” personaggi descritti nei libri o libretti con la qualità e il tratto gentile di un uomo della sua epoca ma con uno sguardo proiettato al futuro. Senese e selvaiolo, volle omaggiare sempre la sua città e la sua Contrada, e disegnò per questa anche i bozzetti delle monture. Nella sua Siena, muore il 12 febbraio 1954. Rosanna Bonelli nasce a Siena il 10 Agosto 1934. Una vita vissuta con lo stimolo paterno ad abbracciare varie arti dalla musica alla pittura. Amante assoluta dei cavalli, tanto da fare una professione, si diletta a dipingerli e ritrarli tanto che la sua “testina di cavallo” si unisce alla sua firma. In gioventù dipinge con maestria proponendosi con numerose mostre e un suo quadro figura ancora nella segreteria della Società delle corse di Firenze. Partecipa a varie estemporanee e regala quadri agli amici o conoscenti, come fu per Moira Orfei nel giorno del su matrimonio. Ancora oggi, all’età di 89 anni, non disperde la sua vena artistica dilettandosi a dipingere i suoi soggetti preferiti. Dipinse anche svariati fazzoletti di contrada che alcuni contradaioli portano ancora oggi orgliosamente al collo. Chiara Flamini nasce a Siena il 31 dicembre 1968; di famiglia senese, è nipote del commediografo Luigi Bonelli e figlia di Rosanna Bonelli detta “Rompicollo”. Si diploma all’Istituto d’Arte di Siena nel 1987 e negli anni di studio, nel 1986, viene scelta per l’esecuzione del “Bandierino” da donare al proprietario del cavallo che vince il Palio del 2 luglio. In quell’anno infatti, il Comune di Siena avvia la novità di incaricare l’Istituto d’arte al fine valorizzare i suoi allievi, e la scuola d’Arte senese, facendogli realizzare i dipinti su seta detti “Bandierini”. Chiara ha così l’onore di essere stata la prima pittrice dell’istituto a realizzare quest’opera di prestigio. Frequenta, per un anno, l’Accademia di belle arti a Firenze nella sezione scenografia e mette in pratica le sue conoscenze negli anni novanta, lavorando in teatri di Villaggi turistici in giro per l’Italia e all’estero. Lavora per quattro anni in una Bottega di ceramiche fiorentine affinando le tecniche e la “mano” su prodotti del territorio, alternando la sua creatività tra pittura e scultura. Viene incaricata di decorare il distretto militare di Siena con due grandi pannelli pittorici. Nel dicembre 1990 espone all’Hotel Continental di Siena nella sua prima “Personale” con ottime critiche sia di pubblico che di esperti del settore. Prosegue con mostre collettive ed estemporanee. Il Gruppo culturale “La Sveglia” richiede la sua collaborazione per realizzare le scenografie di alcune commedie e mette a frutto questa sua grande passione con ampi consensi. Per la sua contrada, l’Aquila, si adopera nel dipingere bandiere e la realizzazione di fazzoletti sconfina anche nelle altre con apprezzamento sempre fervido. Nel 2016 corona un sogno nel realizzare il Masgalano donato da Rosanna Bonelli detta “Rompicollo“ ed unica fantina che corse il Palio alla tonda nel 1957. Nel 2018 viene incaricata di dipingere il Palio di Monticiano. Partecipa ad altre varie mostre collettive, per ultime in questo 2023: ‘’Animals’’ alla Galleria Olmastroni e ’’Terra di Siena’’ alla Siena Experience Italian Art. Continua a dipingere e a fare sculture, dichiarando “di non farne un mestiere ma una passione trasmessa dal gene di famiglia”. Giulio Flamini nasce a Siena il 5 Febbraio 2013. Nipote di Rosanna, figlio di Francesco Flamini, fratello di Chiara, fin da piccolissimo ha iniziato a misurarsi con le parenti più esperte esprimendo la passione per il disegno. Il mondo delle contrade e i cavalli sono parte di quel linguaggio che ripropone nei suoi dipinti, utilizzando le più svariate tecniche, oggi ancora acerbe ma che denotano una ricerca del suo tratto personale che sarà. Chi può dire se continuerà, certo è che la famiglia ha contribuito ad appassionarlo al guardare l’arte come una bellezza che vive e si può esprimere fin da piccoli.
Ufficio Stampa Comune di Siena