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Come sarebbe sentire la musica con il proprio corpo e non solo con l’udito? Come migliorarne l’accessibilità per renderla più inclusiva? A queste domande vuole rispondere la tavola rotonda “Musica da indossare: tra Neuroscienze e Intelligenza Artificiale” organizzata il 13 novembre alle 17.30 dall’Accademia dei Fisiocritici e da Amat Accademia Musica Arte Teatro di Siena.  Si può partecipare in presenza nell’aula magna dei Fisiocritici o attraverso la diretta sul canale YouTube Accademia Fisiocritici Siena.

Sarà presentato in particolare un innovativo progetto di ricerca promosso da Amat per realizzare un dispositivo tecnologico facilmente utilizzabile da tutti che, attraverso il principio della sostituzione sensoriale, sia in grado di trasmettere al cervello sensazioni legate all’universo dei suoni, con i relativi benefici psico-fisici. “La sfida è quella di abbattere il muro della sordità ma anche di esplorare a 360 gradi ogni possibilità di applicazione” dichiara Francesca Lazzeroni, fondatrice e general manager di Amat che interverrà insieme a Roberto Neri, Concetta Anastasi, Stefano Liessi, Lisa Platania, Antonio Rizzo, Monica Malvezzi, Mihai Dragusano, Giovanna Dimitri, Giulia Palma, Danilo Troisi.

Sono infatti un gran numero i soggetti e le professionalità che Amat ha coinvolto nel progetto inserito nell’Ikigai Hub, il percorso di accelerazione per le imprese innovative di Fondazione MPS: il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze con i dipartimenti di Musica Elettronica e di Composizione, l’azienda Incrementum Factory di Firenze, l’Università di Siena con il dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive, il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche e il Fab Lab del Santa Chiara Lab.

 

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