Le biografie dipinte di Scipione l’Africano e Camillo
a Palazo Chigi Piccolomini alla Postierla
Tornano le conferenze del ciclo “Relazioni d’Arte” a Palazzo Chigi Piccolomini alla Postierla. La prossima sarà tenuta da Marilena Caciorgna sul ciclo di dipinti posti al secondo piano del Palazzo, dedicati alle storie di Scipione l’Africano e Camillo. Ci soffermeremo davanti ai dipinti per scoprirne il significato iconografico e iconologico con la possibilità straordinaria di poterli visitare da vicino.
Continua così la collaborazione con le due Università senesi in un lavoro di stretta sinergia e collaborazione.
Per informazioni scrivere a pin-si.comunicazione@cultura.gov.it. / 0577 41246
Palazzo Chigi Piccolomini alla Postierla
Il committente del Palazzo, la cui costruzione risulta completata nel 1572, è da individuare in Scipione di Cristofano Chigi che, nato nel 1507, ricoprì diverse cariche pubbliche quale rappresentante del terzo di Città a partire dal 1532. Scipione, con il testamento stilato nel 1578, destinò ai due figli un piano ciascuno: al primogenito Camillo lasciò il secondo piano e al figlio cadetto il primo piano. Il Palazzo rimase proprietà della famiglia Chigi fino al 1785. Nel 1919 era proprietario Giorgio Piccolomini Adami. Fu acquistato dallo Stato nel 1959. Lo schema decorativo si ripete simmetricamente al primo e secondo piano: attorno a un salone centrale si aprono delle stanze decorate unicamente al colmo del soffitto oppure in alti fregi che corrono immediatamente sotto lo stesso in cui il rilievo in stucco si alterna a riquadri dipinti con soggetti mitologici, allegorici e biblici. La ricca decorazione a stucco e ad affresco fu fatta realizzare da Scipione su sue precise indicazioni, a partire dal 1573, dai maestri Marcello Sparti da Urbino, stuccatore (notizie dal 1573 al 1608) e dal pittore Bernard van Rantwijck (documentato a Siena dal 1572 al 1596).